Zaha Hadid ci ha lasciato purtroppo nel 2016, ma fortunatamente il suo lascito architettonico è vivo e presente in numerose opere dislocate in tutto il mondo...
Continua il raccontoQualcosa non torna, forse piccole cose non tornano, piccolissime cose, quel retrogusto di una pietanza che aspetti da tanto, che non vedi l'ora di assaporare...
Continua il raccontoQuando una città ti ammalia nasce un incantesimo che innesca una vibrante curiosità, parte una ricerca frenetica, cresce la sete di informazioni su quel luogo che ti ha sedotto e catturato, la storia di Matera parte da molto lontano...
Continua il raccontoNon so se Vivian Maier avesse qualcosa di soprannaturale, forse si, altrimenti non riuscirei a spiegarmi come il suo talento emerso in modo fortuito sia rimasto sconosciuto perfino a lei, anche se questo non è del tutto vero...
Continua il raccontoSe cerchiamo sul dizionario il termine "Concettuale" che è di fatto un aggettivo, leggiamo: mentale, intellettuale, teorico, e addirittura speculativo; se invece andiamo...
Continua il raccontoQuesto breve racconto è dedicato a Venezia ed ai suoi 1600 anni, tanti, e come una vecchia signora sono tanti i suoi acciacchi e le sue debolezze, ma con ancora la voglia di sbalordire...
Continua il raccontoGenova è una città che ho visitato in passato, è stato il mio lavoro ha portarmi più volte nella città della lanterna; è successo molti anni fa...
Continua il raccontoUn giorno atteso a lungo, un giorno che hai visto e rivisto nella tua testa, e che mai avresti immaginato così. Il Covid-19 è stato anche questo...
Continua il raccontoE' una passione che nasce da lontano, una passione con alti e bassi che ha seguito le vicissitudini e le traversie della squadra del cuore. Dopo gli anni bui seguiti al fallimento, Verona torna nel basket che conta...
Continua il raccontoAlfa Romeo, anzi A.L.F.A (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) nasce a Milano nel giugno del 1910 per merito del cavalier Ugo Stella...
Continua il raccontoUn sabato di ottobre dell'anno 2021, nel capoluogo toscano ho avuto il piacere e l'onore di organizzare un workshop davvero speciale...
Continua il raccontoI meno giovani ricorderanno una serie televisiva che andava molto in voga a cavallo degli anni 80, “Il mio amico Arnold”...
Continua il raccontoUn Workshop dedicato alla Street photography per conoscere le basi di questo affascinante genere fotografico, apprendere i piccoli segreti/trucchi per avvicinarsi alla fotografia di strada. Il laboratorio sarà diviso in due giornate distinte, la prima teorica online, e la seconda dedicata ad esercizi tra le strade di Livorno.
Un'altro piccolo step di questo progetto dedicato alla sensibilizzazione sullo Stalking, "Ti amo.." fa un altro piccolo passo e diventa "Anna e Marco Ti amo...".
Giovedì 16 marzo 2023 alle ore 20:00 presso la Sala Hospitality del Pala AGSM AIM di Verona si svolgerà un evento benefico a favore di UILDM (Unione Italiana lotta alla Distrofia Muscolare) con la presenza di alcuni giocatori della Tezenis Verona.
IL 4, 6 e 15 OTTOBRE 2022 un workshop dedicato alla fotografia sportiva.
IL 20 e 23 OTTOBRE 2021 in uno dei capoluoghi più affascinanti della Toscana ONLINE e in STRADA
Nella splendida location del Centro Ambientale Archeologico di Legnago (VR), una mostra/narrazione dedicata alla sensibilizzazione sullo Stalking.
L'evento sarà online sul canale YouTube di Globalphoto APS
La mostra sarà visibile anche sabato 10 Ottobre dalle 19:30 alle 22:30, domenica 11 ottobre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00, per l'accesso nelle giornate del 10 e 11 ottobre non sarà necessaria la prenotazione.
Un pomeriggio di alcuni anni fa un collega conosciuto da poco mi propone una passeggiata per la sua città. Siamo accomunati dalla stessa passione per la fotografia e così per me forestiero che sono sempre solo la sera la proposta è irrinunciabile, la città è Verona, il collega è Pasquale. Si cammina insieme, si chiacchiera del più e del meno e si scatta, poi la discussione si fa via via più profonda, e ci si ritrova amici in poco tempo; la fotografia non sempre ruba le anime dei soggetti, a volte le unisce e le trasforma. Pasquale è un folletto irrequieto che si alza e si abbassa, che scatta e si arresta e che si nasconde dietro i suoi chiaro scuri che lo fanno sembrare cupo e solitario, se non fosse che quando hai bisogno lui c'è e ti ascolta senza giudicarti. Ecco perché quando osservo le sue fotografie provo emozioni, le stesse che provo quando passo una giornata con lui a fotografare o a bere una buona birra chiacchierando del più e del meno.
La conoscenza con Pasquale ha l'onda lunga, iniziata nel lontano 2007 quando i destini lavorativi si conobbero alla convergenza delle nostre società. Ho subito apprezzato il suo carattere buono, schivo, mai ingombrante, come sa essere un buon padre di famiglia; ma quando s'inalbera, apriti cielo. La passione fotografica, parliamoci chiaro è pura emozione contagiante. Come un virus si è sparso nell'ufficio di allora, seminando tempo per tempo, adepti ovunque, prima tutti Canonisti, poi Fujisti. Ma non è la macchina che fa la differenza, è il cuore. E negli scatti di Pasquale, che ho potuto affiancare finalmente all'opera, in occasione di una bellissima ed estenuante gita insieme a Colonia, il cuore è la precisione nella ricerca dell'inquadratura. Nella maniacalità dell'attesa. E il risultato è lì, nero su bianco.
Le situazioni Interessanti!🤦♂️
ISO… gamma dinamica… diaframmi… bilanciamento del bianco… blocco AE/AF… riduzione del disturbo… esposizione… “No, non ce la posso fare… non ce la potrò mai fare”. Quando le mie mani tremolanti hanno accarezzato per la prima volta la Fujifilm X-E1 appena acquistata dal collega, quelle parole risuonavano nella mia mente come un mantra. Ma forse, a pensarci col senno di poi, era solo questione di trovare un ‘appoggio’, o potremmo dire meglio un ‘cavalletto’ visto che stiamo parlando di fotografia, un qualcosa cioè che aiutasse ad avere stabilità. Questo è stato per me l’incontro con Pasquale e col suo personale modo di intendere la fotografia. Nadar diceva: “Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare”. Ecco, Pasquale mi ha aiutato a guardare alle situazioni della vita, alla natura, al mondo, con occhi diversi; mi ha aiutato ad osservarne e scoprirne il lato più nascosto, a ricercarne sempre le ‘situazioni interessanti’, come lui ama chiamarle, quelle che spesso solo uno sguardo attento e curioso riesce a cogliere. A noi colleghi, un po’ scherzando ma forse non troppo, piace chiamarlo ‘maestro’; e lui si rabbuia quando ci sente dire così. Ma se è vero, come personalmente credo lo sia, che “un maestro apre la porta in cui tu devi però entrare da solo” (proverbio cinese)… beh… forse quella definizione non è poi così lontana per lui. E chiudo pensando alle fotografie che ho finora scattato, al fatto che sono ancora lontano da quelle prime 10.000 foto che Henri Cartier Bresson indicava come essere le proprie peggiori. Questo per dirti, amico mio, una cosa molto semplice: “Non penserai mica che non abbia più bisogno di te? Ci siamo intesi, vero?”.